lunedì, Aprile 29, 2024

Drywell – Il Prefiltro a Secco

Geonord wellpoint® ha maturato un’ampia esperienza nell’esecuzione di svariati cantieri di Dewatering sia in ambito Nazionale sia Internazionale, questa esperienza ci ha permesso di ideare e brevettare una nuova tecnologia per meccanizzare e rendere omogenei i wellpoint realizzati con la tecnica del “Prefiltro.

Il Prefiltro è una particolare tecnica esecutiva dei wellpoint che si rende necessaria perchè essi siano efficaci nei terreni a matrice limosa o stratificata.

Con il Drywell, Geonord wellpoint® riesce ad eseguire contemporaneamente sia il foro, con il contestuale inserimento del rivestimento, sia lo svuotamento della stessa camicia di rivestimento, senza dover allontanare il materiale di risulta.

Tale tecnica esecutiva è possibile solo ed esclusivamente grazie all’utilizzo di un’apposita macchina perforatrice denominata Drywell750 da noi brevettata.

Come si realizza il “Prefiltro” senza la tecnologia DRYWELL.

La tecnica del Prefiltro, eseguita senza l’uso del DRYWELL, per funzionare ha bisogno di laboriose operazioni di spurgo e pulizia dei materiali di risulta della trivellazione, essa è ancora oggi eseguita da molti competitors “a mano” con l’allontanamento manuale del detrito e l’inserimento del dreno tramite badile.

Le operazioni di spurgo e lavaggio del foro, se eseguite senza l’uso del DRYWELL, hanno bisogno di notevoli quantità di acqua, per consentire l’asportazione delle parti più fini del materiale di risulta della perforazione ed evitare l’intasamento e l’inefficacia dei wellpoint, in quanto, ancora oggi da molti, tale lavorazione è eseguita con perforazione ad elica nuda.

Geonord wellpoint® con questa soluzione innovativa è in grado di alloggiare il wellpoint all’interno della camicia di rivestimento con una sola operazione, realizzando il “prefiltro a secco” da cui la denominazione “Drywell”

L’idea nasce dalla necessità di realizzare lunghe tratte di impianti wellpoint in terreni limosi, o comunque stratificati, in modo veloce ed ottenendo wellpoint che fossero omogenei tra loro, lungo la verticale.

Di norma “velocità esecutiva” è sinonimo di scarsa qualità mentre la prerogativa del sistema wellpoint a prefiltro è l’omogeneità del prefiltro lungo la verticale, quindi, per arrivare ad un risultato qualitativamente soddisfacente ma eseguito con velocità, si è pensato alla meccanizzazione delle lavorazioni del “wellpoint a prefiltro“.

Con nostra grande sorpresa, quando siamo andati sul mercato per cercare un macchinario che ci permettesse di eseguire tale attività come l’avevamo pensata, ci siamo trovati davanti una dura realtà, ossia sul mercato non esisteva una macchina perforatrice che eseguisse contemporaneamente la posa della camicia di rivestimento ed il suo contestuale svuotamento.

A quel punto siamo stati costretti ad ingegnerizzare l’idea per realizzare il prefiltro a secco, è nato così il progetto “Drywell“, che ha visto la luce dopo lunghi e affannosi tentativi e solo dopo aver trovato una dinamica società marchigiana che è riuscita a mettere in pratica la nostra idea.

Il primo prototipo è stato esposto al Bauma, la Fiera Internazionale dell’edilizia di Monaco di Baviera, in quanto rappresenta un’innovazione nel campo della trivellazione e nella specifica applicazione per gli impianti wellpoint.

La macchina perforatrice, denominata Drywell750, è in grado di eseguire la lavorazione del prefiltro senza soluzione di continuità, quindi il risultato tecnico della nostra visionaria idea è stato ampiamente raggiunto ed oggi possiamo affermare che gli obiettivi prefissati, cioè di velocizzare ed uniformare il wellpoint a prefiltro, sono stati centrati.

Per la nostra azienda hanno una rilevanza molto importante anche gli aspetti ambientali, tra i quali il risparmio di risorse naturali, come l’acqua, e la gestione dei materiali di risulta.

A tal proposito, il Drywell ci permette di ottemperare ad una serie di necessità che ormai sono divenute “imprescindibili nell’esecuzione di un cantiere moderno“, tra le quali l’utilizzo del minor quantitativo possibile di acqua, in questo la tecnica ideata ci viene incontro avendo pressoché annullato il suo impiego nella realizzazione degli impianti a prefiltro.

Con l’utilizzo della tecnologia Drywell sono state semplificate e alleggerite tutte le attività manuali del personale tecnico nonché drasticamente ridotti gli sforzi fisici necessari per la pulizia del foro dal materiale di risulta della perforazione che viene adesso espulso automaticamente.

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